APOLLINAIRE – 1

di | 29 de Luglio de 2011

CAPOSEZIONE

La mia bocca avrà ardori di geenna

La mia bocca sarà per te un inferno di dolcezza e seduzione

Gli angeli della mia bocca troneggeranno sul tuo cuore

I soldati della mia bocca ti prenderanno d’assalto

I preti della mia bocca incenseranno la tua bellezza

La tua anima si agiterà come una regione durante il terremoto

I tuoi occhi saranno carichi allora di tutto l’amore che si

è accumulato negli sguardi dell’umanità da quando esiste

La mia bocca sarà un esercito contro di te

un esercito pieno di contrasti

Vario come un incantatore che sa variare le sue metamorfosi

L’orchestra e i cori della mia bocca ti diranno il mio amore

Te lo sussurra di lontano

Mentre gli occhi fissi sull’orologio attendo

il minuto stabilito per l’assalto.

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APOLLINAIRE

Apollinaire ha incarnato per la Francia e l’Europa intera il testimone rivoluzionario di una serie di mezzi espressivi, su tutti il calligrammi, e di una poesia che, emancipatasi dalla tradizione, ha lasciato libero l’artista di esprimere un ventaglio di sensazioni dalle più comuni alle più sconvolgenti, notoriamente disegnante con le parole. Il poeta, era amico di Ungaretti e nella loro breve e intensa amicizia, avevano condiviso parecchie cose;

fra queste l’esperienza della guerra ma, soprattutto,

la passione per Luoise de Coligny-Chatillon,

più semplicemente conosciuta come Lou.

La donna rievocata dalla poesie La chiamavano Lou del poeta transalpino, è altresì la protagonista del componimento ungarettiano Nostalgia.
La tematica amorosa trova sicuramente più spazio e approfondimento nell’opera del poeta francese,
per Apollinaire la donna è una specie di “lupo” di cui si sente preda, “un giocattolo” nelle mani del diavolo. Purtroppo per lui, però, i tempi cambiano ed i lupi che una volta erano fedeli, adesso non lo sono più e “come Venere sono diventati crudeli”.

LA CHIAMAVANO LOU

Ci sono lupi di ogni sorta
Io conosco il più disumano
Il mio cuore che il diavolo con se porta
E che ha deposto alla sua porta
Non è che un giocattolo nelle sue mani.

I lupi un tempo erano fedeli
Come lo sono le tortore
E i soldati delle belle donne amanti
Nel loro ricordo galanti
Così come i lupi erano dolci.

Ma oggi i tempi sono peggiorati
E i lupi sono tigri diventati
E i Soldati e gli Imperi
I Cesari sono diventati Vampiri
Come Venere sono crudeli.

Guillaume Apollinaire

Fonte:Tratto da un articolo di Angelo Gasparini Apollinaire Critica. Italia francia Poesia Ungaretti
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Poeta, novelista y ensayista francés, que nació en Roma y estudió en el liceo Saint-Charles, de Mónaco. Editó unas cuantas pequeñas revistas de poesía, en las que empezó a publicar sus primeras obras. Entre ellas destaca Les Soirées de Paris (1913-1918). Debido a sus intentos por sintetizar la poesía y las artes visuales, Apollinaire ejerció una importante influencia tanto en la poesía como en el desarrollo del arte modernos. Los pintores cubistas (1913) es un documento decisivo al respecto; otras obras suyas en prosa incluyen la novela simbólica El poeta asesinado (1916), basada parcialmente en sus experiencias como soldado en la I Guerra Mundial, y el drama Los pechos de Tiresias (escrito en 1903; pub. en 1918). Se considera que con esta última obra Apollinaire introdujo el surrealismo, y de hecho pasa por ser el primero que utilizó ese término. Su reputación se basa sobre todo en sus dos volúmenes de poesía, Alcoholes (1913), considerada su obra maestra, y Caligramas (1918). Sus versos se caracterizan por la ausencia de puntuación y las experimentaciones formales con una tipografía de carácter pictórico muy característica suya.

FONTE:INTERNET

Guillaume Apollinaire, el abanderado de los poetas modernos (LXX)

JAVIER MEMBA

Guillaume Apollinaire, el abanderado de los poetas modernos -co