Soy tu gitana senza frontiera senza timore é il nostro amore Vivimi ora questo é il tempo del nostro amore Dentro questa luce perla d’oceano poi riposeremo i cuori Nota: Ispirata da una canzone gitana, il termine “tzigano”, corrispondente al castigliano jitano a ll’inglese gipsy, al francese gitan.
Al mercato,passeggio un giorno di Dicembre, per curiosare quí e lá, tra le bancarelle colorate. Questo inverno é cosí freddo, il vento gelido mi spinge ad andare ancora avanti per condurmi chissá dove,poi all’improvviso la sento, é la musica dolce e struggente di un violino che si avvicina sempre piú e vedo quel vecchio zingaro… Leggi tutto »
Due ali tristi di gabbiano su occhi che cambiano colore nelle tempeste del dolore nascondono l’azzurro sereno che verrá Vedrai…verrá! Un giorno capirai che la vita ti ama e volerai. Sogna amica mia vola nella tua terra amata.
Si accenderanno i falò nella spiaggia stanotte balleremo la batuchada dai fuochi illuminati che coloranno il cielo. E sará lunga e magica notte d’estate.
Solo un po’ di nostalgia quando ripenso a te poeta che scrivevi di notte consumando candele nella tua misera stanza. Sulla riva del Rodano. Scrivevi di amori folli selvaggi e appassionati profumo di un istante. Le declamavi sul marciapiede di ciottoli rotondi e lisci E volavan le tue poesie portate dal Mistral, volavano al cielo.… Leggi tutto »
E quando i venti alisei mi condurranno lontano e voleró in una nube di calima dite quanto ero bella. Che le mie labbra erano brace dove ravvivare il fuoco. Dite quanto profondi e neri erano gli occhi miei in cui lui si inabissó. Raccontate di lui che mi stregó col suo amore e carpí ogni… Leggi tutto »
Lascio che fluiscano i miei pensieri per te che hai guardato oltre queste mie scogliere. Oltre… dove chiunque altro si sarebbe fermato. E dentro la scatola nera del mio cuore hai saputo vedere. paure che tentavo di celare paura… di amare di nuovo.
Alcuni tornano e altri partiranno i figli delle Canarie. Soldati in missione per una pace in Afganistán. I familiari attendono nell’aeroporto, alcuni piangono di felicitá per il ritorno dei loro figli. Altri piangono nell’ultimo saluto, tra un po’ si lasceranno.
Sola nel vento, solo il suono delle mie campanelle mi fa compagnia. Ora suonano impazzite, spaventate dall’agonia del vecchio maestoso acero. Il vento crudele lo stá torturando spogliandolo delle sue foglie, piegando i suoi rami fino a fargli toccare la terra. Rami come braccia tese a chiedermi aiuto. ITALIA 2007
Il suono di una chitarra mi arriva dalla spiaggia e si sintonizza al mio cuore. Io quella musica conosco in un’altra vita forse era stata composta per me.