SILLOGE ” DONNE DI TERRE LONTANE “

di | 31 de Gennaio de 2017

MARY

E fece l’amore
con quell’uomo che non era suo
nell’alba rosata
tra pareti di vetro
che lasciavan passare ogni suono
fece l’amore sulla piccola alcova
la rete che cigolava ad ogni respiro
sotto gli accesi impulsi della carne
ma soffocò i suoi gemiti
dentro la bocca di lui
per non svegliare il suo bimbo
che ancora dormiva
Fece l’amore correndo con lui
Veloci come gazzelle
gli occhi dentro agli occhi
i cuori selvaggi liberi di tornare
dall’altra parte del mare
oltre l’orizzonte
in quei sentieri d’Africa
in quella terra lontana
eppur così amata
Una musica d’organo in lontananza
rendeva sacra ogni carezza
Poi racchiusa in silenzioso abbraccio
disegnò caravelle sulla vetrata
dove la calima
faceva da cortina al sole

NOTA DELL’AUTRICE

In questa pigra domenica fatta di contemplativa solitudine,dalla mia finestra aperta sull’oceano con le tende sbattute dal vento come vele di una nave immaginaria ,in diretta nel vento ritrovo la mia vena poetica.
Scrivo in fretta
per non perdere di nuovo l’ispirazione,
una musica d’organo in lontananza come un leitmotiv accompagna la mia mano.
Grazie a te vento caldo d’Africa che mi porti il ricordo di questa donna d’Africa, fiera come un leone che lavorava e faticava come un mulo per dare al suo bimbo una vita migliore di quella che aveva avuto lei.

A Mary e a tantissime donne africane che lavorano,faticano e sudano ma sempre fiere del loro coraggio.
Bellissime nei loro costumi colorati,sono un grande esempio di forza e di volontà,e per questo rendono ancor più bella la mia isola di Fuerteventura.

*****

NATO IERI

Non piangi
tu bimbo appena nato
venuto al mondo prima
per consolare tua madre sola
Non piangi
tu che non conoscerai mai tuo padre
La prigione dove sta rinchiuso ora
ha cancellato i suoi ricordi
…la neve bianca ha cancellato te
dalla sua mente
bimbo nato ieri

CONSIDERAZIONE DELL’AUTRICE Questa poesia continua
con “Due donne nella sera”.
Dalla finestra di fronte a casa mia, vive una donna con il suo bimbo. Vedo una stanza piena di tristezza… una storia senza vie d’uscita!

“Se Dio vivesse sulla terra, la gente gli spaccherebbe le finestre a furia di bussare.”

*****

DUE DONNE NELLA SERA

È un momento di piacere il bagno della sera
gli oli profumati …le essenze d’Oriente
i petali di rose e le candele accese

Ma m’invade nell’anima la tristezza
per quel pianto di bimbo
nel buio della sera

Una madre accende una candela
siede e con amore se lo attacca al seno
In quella stanza le luci non si accendono più di sera

CONSIDERAZIONE DELL’AUTRICE -Dedicata a tutte quelle donne
meno fortunate di me…
Ma le donne sono come le formiche, portano sempre
pesi piu grandi di loro, anche quando sono sole
ad allevare un bimbo.
Questa è la continuazione della poesia “Nato ieri”.
È una storia triste che ho diviso in due parti.
Dalla mia finestra non vedo solo tramonti mozzafiato,ma vedo luci che non si accendono più di sera.
E quando si fa buio, la donna accende una candela poi si siede vicino alla finestra e allatta il suo bimbo.
Come tutti sapete la sospensione dell’energia elettrica è conseguente allo sfratto, purtroppo per questa giovane mamma venuta quì dal Marocco, la vita non sarà facile.

*****

UN FIORE SUL MARCIAPIEDE

C’è lei ogni notte
all’angolo di quella strada buia
La chiamano Bella Principessa
la chiamano e lei tace rassegnata
Le automobili passavano di corsa
e lei lì quasi sorda al loro rumore
stanca di sorridere
quando non ne ha voglia
La vita spara e uccide l’anima
in quelle notti d’inchiostro
cade il cuore nelle sabbie mobili
di giorni inutili
Lei sale su un’auto
e tace la tristezza e il dolore
facendo con furia l’amore
Ma il suo cuore no non si affitta
e sogna un uomo buono
che una notte la