MENZOGNE ASSASSINE 2

di | 26 de Giugno de 2016

MENZOGNE ASSASSINE

La poesia è salvezza
quando la vita ci offre solo
un tragico calvario
nel tempo che si srotola
lento come un’agonia
Quando l’innato istinto di sopravvivenza
ci porta verso i sogni o ricordi sbiaditi
Ma se cerchiamo nella poesia
un modo per regredire
fino alla scoperta
di quel tempio divino dell’Amore
e se sprezzanti del pericolo
vorremo farci riavvolgere
dalle fiamme della passione
per non sopperire a un dramma esistenziale
sarà pur sempre una limitata felicità
C’incammineremmo verso strade senza uscita
lastricate di speranze impossibili
a raccoglier “stelle sbriciolate nella pozzanghera”
E a distanza di anni
rileggendo quel che scrivemmo
sprofonderemmo in laghi di solitudine
e angoscia tra onde di menzogne assassine

NOTA DELL’AUTRICE:”Kant diceva “la ragione è un’isola piccolissima nello sfondo dell’irrazionalità”, così per essere artisti e poeti bisogna scendere in questo scenario folle ed indifferenziato, ma per farlo occorre una disciplina,
perché è necessario poi riemergere
altrimenti se ne resterebbe catturati.”

Domenico Fauceglia-FOLLIA, AMORE E CREATIVITÀ

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NOTA DELL’AUTRICE:Era esattamente il 18 maggio 2013 ,
quando pubblicai A LAS CINCO DE LA TARDE
e dopo mesi di silenzio da parte della mia anima che non lasciava affluire nessuna nuova ispirazione…nessun verso dal cuore,pubblicai la poesia MENZOGNE ASSASSINE che vi ho riproposto oggi con il testo modificato.
Ho l’audacia e la sfacciataggine di chiamarla “poesia” ,
o prosa se più vi piace .

Grazie a tutti per leggermi.
¨¨¨¨¨¨¨¨
Per chi vuole rileggere ,ripubblico quì di seguito

A LAS CINCO DE LA TARDE…

A las cinco de la tarde
tutto tace nella calle assolata
Due gatti stanchi si danno tregua
e si guardano quasi indifferenti
Leccandosi ognuno le proprie ferite
pensano al prossimo combattimento
Stanotte torneranno ad affrontarsi
feroci come belve
per pochi secondi d’amore
Passa un ubriaco che ingaggia
una rissa con la propria ombra
Poi il canto dolce dei canarini
sul davanzale della finestra di fronte
riporta l’armonia nell’aria
E “i giorni passano
come cavalli selvaggi sopra le colline”
scriveva Bukowski
Il vento profuma di rose
avvolgendomi con la sua calda carezza
Vivo come sospesa in questa luce
colorata d’ambra ed è tregua
anche per una bevitrice di assenzio
adesso che la fottuta tigre
ha smesso di sbranarmi l’anima

Odio questa maledetta guerra tra noi

Nota dell’Autrice:

Non sono ancora pronta per continuare questa poesia… per spingermi nel fondo di quel pozzo dove tutto è ancora un urlo silenzioso e assordante… il mio istinto di sopravvivenza me lo vieta, ma un giorno questa araba fenice
forse riuscirà a trasformare in versi anche quel dolore …quel morso della tigre, la grande dominatrice della mia anima.
Anche se è una mia scelta, non esiste una solitudine del cuore indolore,anzi…
Quando mi tolgo la corazza la mia psiche subisce crisi apocalittiche,i pensieri diventano violenti per quel desiderio inappagato e vorrei colpirmi…pugnalarmi il ventre così da estirparne il desiderio,ma a che servirebbe se so che non è da lì che nasce,a che serve se sono schiava di una tigre che non paga delle sue prolungate torture
di notte del mio sangue non è mai sazia
e mi divora l’anima…

Maggio 2013