“Aspetta, non dormire. Ascoltiamo
Il ritmo della pioggia
Appoggia tra i miei seni
La fronte silenziosa.
Io sentirò pulsare le tue tempie
Palpitanti e tiepide
Come fossero dei martelli vivi
Battendo sulla mia carne.
Aspetta, non dormire. Questa notte
Noi due siamo un mondo,
Isolato dal vento e dalla pioggia
Dentro il tiepido rifugio dell’alcova.”
I versi sono tratti da un poema stupendo
di Juana de Ibarbourou