QUANDO IL MIO ULISSE TORNÒ DALL’ULTIMA SUA GUERRA

di | 24 de Dicembre de 2014

Quando il mio Ulisse tornò dall’ultima sua guerra

“Ma ella a lungo sedette, muta, l’animo pieno
d’immoto stupore; ora nel viso guardandolo
lo ravvisava ed or gli pareva un estraneo”

Nemmeno il cane
ti riconosce più
ti abbaia contro quando torni a casa
Ti guardo e mi sale in gola
la voglia di urlare
Dove sei amore mio
Stringo i pugni
mi mordo brutalmente le labbra
ingoio il mio respiro
e vado fuori ad urlare
E tu che stai morendo
nel delirio di una rabbia
che ti lacera dentro
Tu ancora lotti
per una vita a metà
ma sempre vita

Ed io non smisi mai
nemmeno un giorno
di tessere per noi
la tela della speranza

En algún momento
volveré a estar contigo
para siempre…espérame

¨¨¨¨¨¨¨¨¨¨

NOTA DELL’AUTRICE:
Nel Sito SCRIVERE hanno pubblicato questa mia poesia
dell’Anno 2007-

La poesia fa parte di una silloge poetica ,
sono tutti poemi tratti dal mio Diario 2007
e pubblicate nel Sito SCRIVERE,

gli altri titoli sono: “L’ATTIMO IMMORTALATO”,
“PRIMA NOTTE DI QUIETE”,
“LAMENTO”,
“IO NON DIMENTICO”,
“YO RECUERDO”
e rappresentano la mappa segreta delle mie cicatrici…

Dedicate a chi non si è mai arreso fino alla fine ad un male che lacera e consuma tanto quanto “gli effetti collaterali delle chemioterapie”.

Chi ha vissuto o subito sulla propria pelle questa tragedia all’interno della proprio nucleo famigliare, può ben comprendere questa mia nota.