RIFLESSI D’IRIDE

di | 10 de Marzo de 2011

Come nenia sorda e impudente
suona il vento
nella luce di zaffiro e oro
che va incontro al tramonto
A piedi scalzi cammino
un passo dopo l’altro
la veste insabbiata dal vento
io persa nell’assenza di te
mio sale e mio sole
Nei miei occhi il dolore e l’amore
e nel cuore l’attesa graffiante
di un miracolo inverso al silenzio
Sedotta dal fuoco della vita
accarezzo il dolore per acquietarlo
Nei pensieri scarabocchio dubbi
incastonati tra mente e labbra
avvolti da petali di miele
e di audacia
É persa l’anima mia
si lascia inondare
dagli inquieti e lontani
riflessi di foglie
rapita da quella tua
dura tenerezza