L’ORIGINE DEL NOME : VALIDIUM

di | 21 de Agosto de 2010

Questo paese trae le origini del suo nome
dal latino “Validium”, per la sua antica fortezza.
Valle è un popoloso borgo della Lomellina centrale, ricco di attività agricole e industriali.
Il suo nome sembra derivare da ‘Vallum’, termine che gli studiosi traducono come ‘difesa’ o ‘zona bassa’ non lontana dai fiumi.

È probabile che la presenza umana risalga al periodo pre-cristiano, con insediamenti di popolazioni liguri e celtiche, benché non ci siano reperti archeologici che testimonino tale presenza sul territorio vallese.

Il paese di Valle è per lungo tempo al centro delle guerre tra milanesi e pavesi, e per questo subisce gravi danni. E’ culla dei nobili Strada ed in seguito diventa feudo dei marchesi Litta di Gambolò. Anticamente è cinta da mura.

Al centro dell’abitato, con il tipico impianto a case basse disposte lungo larghe vie irregolari, sorge un curioso Castello del XIV secolo, rimaneggiato nell’ottocento con aggiunte romaniche. Per la sua curiosa pianta a semicerchio e per la struttura centrale con torri cilindriche, loggiati e finestre ad archi acuti e ricco corredo di merli e beccatelli, il castello risulta un complesso architettonico decisamente anomalo. Interessante l’adiacente quartiere, che ha conservato le caratteristiche tipiche del borgo medievale.

La Chiesa parrocchiale di San Michele ha origini millenarie: risale infatti ai tempi dei longobardi, quando viene eretta fuori le mura. Divenuta pericolante, nel 1576 la comunità decide di costruirne una nuova all’interno delle mura. Dell’originale viene conservata la cappella maggiore come chiesa del cimitero. Nel 1844, con la distruzione del vecchio cimitero, scompare completamente. La nuova chiesa parrocchiale di San Michele viene eretta a partire dal 1622; si presenta di buon disegno, alta e spaziosa, in stile classico a croce greca, con una sola navata. I lavori durano dieci anni. Oltre all’altare maggiore, rifatto nel 1744 con pietre dure e preziose, vi sono altri altari, quale quello della Beata Vergine del Rosario, appartenente alla vecchia chiesa e rifatto nel 1667, e quello del suffragio, di finissimo marmo, eretto nel 1781. L’altare in pietra levigata contiene la statua del “Cristo morto”, racchiusa in una bellissima urna di legno e cristallo. Il coro presenta splendidi lavori d’intaglio in noce del XVI secolo.

Nella piazza principale sorge la chiesa di San Rocco e San Sebastiano. Di bella costruzione, a forma rettangolare, viene innalzata nel 1469. Nel 1803 viene sconsacrata ed in seguito riaperta come sede della confraternita del SS. Sacramento. La facciata è in stile romanico con un campanile risalente al 1598. All’interno del castello si trova la chiesa di Santa Maria del Castello, eretta dalla famiglia Strada. Di stile romanico, inizialmente conteneva tre altari: l’altare maggiore, quello di San Giovanni e quello di San Bernardino da Siena. Nel 1575 versa in condizioni molto precarie; quando la famiglia Litta succede agli Strada, nel 1683, la chiesa viene completamente restaurata. Recentemente sono stati ritrovati due affreschi del quattrocento.

Nei dintorni
Nella periferia di Valle, subito dopo la stazione ferroviaria, si trova il cascinale di Casaletto, dove sorge il santuario della Madonna di Casaletto. Si narra come uno sciagurato eretico, preso dal furore, colpì con un bastone un’immagine, che si trovava in un’edicola di campagna vicino a Moncalvo, raffigurante l’Immacolata. La brutale percossa lasciò un segno indelebile sul dipinto che, miracolosamente scomparso da quel luogo, fu ritrovato a Casaletto di Valle. Ecco perchè in questi luoghi sorge, intorno al 1460, il piccolo santuario, meta di pellegrinaggi. Vicino al santuario vi era il convento dei Padri Domenicani, che custodivano la chiesa. Nel 1683 il piccolo santuario è in ottime condizioni ed ha internamente tre altari. Nel 1749 ne viene tolto uno, quello di San Giacinto. Oggi la chiesa si presenta esternamente in stile romanico, mentre internamente ha un sol