Vi furono differenti donne in differenti paesi ed epoche storiche, Insegnanti, filosofe, contadine, operaie,
capaci di reagire, libere di agire, rivoluzionarie e combattenti
Una di queste fu Louise Michel,insegnante
(Vroncourt-la-Côte, 29 maggio 1830 – Marsiglia, 9 gennaio 1905)
soprannominata la vergine rossa, che scrisse dei romanzi a sfondo sociale.
Non trascuró mai il suo interesse per la letteratura: scrisse poesie con lo pseudonimo di «Enjolras»,
Louise Michel (Vroncourt-la-Côte, 29 maggio 1830 – Marsiglia, 9 gennaio 1905)
Secondo Louise “l’artista e lo scrittore, hanno una missione sociale da compiere e l’opera deve essere un’azione, il romanzo
deve essere scritto in un linguaggio semplice e accessibile al popolo.
divenne eroina della Comune di Parigi il 9 marzo 1883 durante le manifestazioni dei disoccupati
di Parigi
Pare che abbia amato un solo uomo, Theophile Ferrè, molto più giovane di lei senza essere corrisposta
Louise Michel fu la figlia, non legittimata, di Laurent Demahis,
il notabile del castello di Vroncourt-la-Côte, e della sua serva Marianne Michel.
Fu allevata dai nonni paterni, nobili ma illuministi e liberali: «ascoltavo sia la mia zia cattolica,
che i miei nonni, che erano seguaci di Voltaire. Confusa da strani sogni, ero come l’ago di una bussola che,
sconvolto da una tempesta, cerca il nord. Il mio nord era la rivoluzione».
Per 15 anni vive un periodo felice,fino a quando scopre di essere figlia illegittima. A 20 anni viene allontanata dal castello per questioni di eredità.
Louise dopo la cacciata dal castello va a vivere ad Audeloncout nel paese materno. Da questo momento la sua vita sarà dedicata al lavoro di istitutrice, allo studio e alla politica.
Apre una scuola libera, segue i corsi di Chaumont, anche quelli fino ad allora frequentati solo da maschi – matematica, scienze naturali e fisica – scrive sul giornale di Chaumont attirandosi le prime ire.
Louise ha scelto di non vivere la condizione femminile, ma è sempre circondata da donne. Lascia la madre e si trasferisce a Parigi dove va a lavorare, insieme alla sua amica Giulia, dalla signora Vollier, che sarà per lei una seconda madre piena di attenzioni e tenerezza. Sorveglia che Louise si nutra, che curi il suo aspetto fisico poichè, assorbita com’è solo da attività intellettuali, è aliena da ogni civetteria.
La madre le invia regolarmente qualche risparmio.
Una debolezza di Louise è l’acquisto di libri. La signora Vollier deve pagare con i soldi riservati alla pigione una cambiale che Louise ha fatto per acquistare i libri.
Con i soldi dell’eredità apre una scuola a Montmartre. Anche qui a Parigi la sua vita trascorre tra il lavoro, l’attività intellettuale e le riunioni politiche.
Abbiamo visto come Louise influenzata dalle idee paterne è una repubblicana che combatte per la caduta dell’impero. In questo periodo si lega d’amicizia con le femministe Maria Deraismes, Andrè Leo e con George Sand, della cui figlia è istitutrice.
Prende parte al gruppo “i diritti delle donne” che attacca i valori patriarcali. Ancora più attiva è la sua partecipazione ad un’associazione femminile per il lavoro.
Louise, a contatto con uomini progressisti, ha modo di rilevare quanti pregiudizi avevano nei confronti della donna: “gli uomini più progressisti applaudono all’idea di uguaglianza dei sessi. Ho potuto constatare che come prima e come sempre ancora gli uomini, senza volerlo, vuoi per abitudini o vecchi pregiudizi, vogliono sì aiutarci, però si accontentano solo di sembrarlo. Prendiamoci allora il nostro posto e non aspettiamo d’averlo”.
“Durante il periodo delle lotte per l’avvento della repubblica, poi per la difesa della “Comune”, tutti appartenevamo alla rivoluzione; non si chiedeva di che sesso fosse uno quando si trattava di compiere il proprio dovere “. Però Louise è sempre presente a tutte le iniziative di quel periodo prese solo dalle donne. Ricordiamo, tra le ta